Primo anno di Educazione alla Bellezza per l’Istituto Comprensivo “Luigi Einaudi”

Data:

mercoledì, 05 giugno 2019

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L’iniziativa, focalizzata sul personaggio di Giovanni Battista Schellino, durerà ancora un anno e coinvolgerà sia la primaria, sia la secondaria.

A Dogliani, per la prima volta, con la collaborazione della Fondazione CRC, è stato creato un percorso didattico per educare alla bellezza gli alunni dell’IC “Einaudi”. Il progetto, iniziato a novembre 2018, continuerà anche nell’anno scolastico 2019/2020.

Approfittando del bicentenario di nascita del geometra/architetto doglianese Giovanni Battista Schellino, è stata preparata una serie di attività innovative, grazie alle iniziative proposte dagli insegnanti Gemma Manzi, Cristina Bianco, Chiara Revelli, Alessia Fia, Valerio Semprevivo, Dante Costamagna, Marco Odasso, Marisa Devalle e Tiziana Cabutto. Per quanto riguarda la secondaria di primo grado, in particolare, sono stati selezionati quindici alunni dalle classi seconde.

Il progetto ha preso il nome di Grappoli di Bellezza, ideato dal prof. Odasso.

 

Delle varie attività pianificate, al momento, quelle in fase di realizzazione sono seguite dalle professoresse Bianco, Cabutto e Fia (Filosofia con i Ragazzi), dalla maestra Gemma Manzi, per la primaria (Filosofia con i Bambini), dal prof. Somà (preparazione di un documentario su Schellino) e dal prof. Odasso (preparazione di un’app basata su Google Maps, per la creazione di un percorso virtuale con i punti d’interesse schelliniani sul territorio di Dogliani). Interessanti e numerosi gli interventi esterni, fra cui spiccano quello del dirigente scolastico di Bene Vagienna Alberto Galvagno e il docente dell’Accademia delle Belle Arti di Cuneo Livio Taricco.

Ecco la viva voce di due ragazze che hanno partecipato alle iniziative.

Matilda P.: «Il progetto Grappoli di Bellezza è molto diverso dagli altri a cui ho preso parte: aiuta a riflettere e a guardarsi dentro. Secondo me è da rifare, perché aiuterebbe le persone più timide ad esprimersi. Ho apprezzato molto anche il lavoro sul documentario: siamo partiti da un testo espositivo sulla vita e sulle opere di Schellino, a cura della prof. Devalle, fornito dal prof. Somà. Lavorando in gruppo, l’abbiamo riassunto. In seguito, abbiamo semplificato i termini troppo complicati e abbiamo trasformato il tutto in una sceneggiatura. Ora dovremo studiarla e recitarla davanti alla telecamera. Sarà molto difficile!»

Clelia M.: «Grappoli di Bellezza mi è piaciuto molto. È stato un modo per distruggere un po’ i miei confini. I miei compagni mi hanno aiutato e c’è stata molta collaborazione. Per alcuni aspetti è stato un po’ faticoso, per altri, neanche tanto».

 

F. El Amrani, G. Mirauta, M. Palladino, C. Rinaldi, M. Secci – II B

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