Il Piccolo Principe
mercoledì, 20 giugno 2018
Argomenti
Illustrazione preparatoria alla scenografia-ouverture
Quest’anno, nelle ore di laboratorio di italiano, le prime B e C hanno letto in classe il Piccolo Principe: un progetto complesso, articolato in diverse fasi, organizzato in gruppi di livello, di ampio respiro, che è iniziato a partire dal mese di dicembre e terminato a fine maggio. Il risultato è stato, a dir poco, molto soddisfacente, perché gli alunni, “messi in compiti di situazione”, hanno dimostrato le loro competenze: dalla lettura ed analisi dell’opera, uniti a coppie od in trio, hanno “steso” una sceneggiatura, che è divenuta il canovaccio da cui partire per interpretare il viaggio percorso dal protagonista e raccontato all’aviatore, corredando la recitazione di scenografie realizzate in aula.
L’idea alla base di questo percorso d’apprendimento è stata quella di promuovere la lettura, “palestra” imprescindibile per la scrittura, attraverso un’ottica di esegesi ed immedesimazione con lo scopo di esprimere i molteplici punti di vista, le diverse chiavi di lettura che questo libro, un classico per i ragazzi, può e continua ad offrire: ne emerge un ritratto unico, talora negativo, bizzarro, dei personaggi che il Piccolo Principe incontra nel suo viaggio tra lo spazio, visitando diversi pianeti, tra cui il nostro, la Terra, dove il protagonista conosce la solitudine, la fretta degli uomini, ma impara anche cosa significhi creare legami profondi: in sottofondo aleggia e si espande l’immagine del fiore, abbandonato dal protagonista, simbolo dell’amore non colto.
INCONTRO CON IL RE
NARRATORE : Il Piccolo Principe si trovava nella regione degli asteroidi.
RE: “Ah! Ecco un suddito!”
P.P.: “Come può riconoscermi se non mi hai mai visto?”
RE: “Avvicinati che ti veda meglio”
P.P. : “Non posso fare a meno di sedermi”
RE: “Allora ti ordino di sbadigliare: per me è una curiosità vedere qualcuno che sbadiglia..”
P.P.: “Mi avete intimidito…. non ne posso più…”
P.P.: ” Posso sedermi?”
RE: ” Ti ordino di sederti”
P.P.: ” Sire, su cosa regnate voi?”
RE:” “Regno su tutto “
P.P: ” Vi ubbidiscono anche le stelle?”
RE: “Ovviamente!”
Estratto sceneggiatura gruppo 1
INCONTRO CON IL VANITOSO
NARRATORE: il secondo pianeta era abitato da un vanitoso.
Vanitoso: “Ah, Ecco la visita di un ammiratore!!!”
P.P.: “Buongiorno, ha proprio uno strano cappello!”
Vanitoso: “E’ per salutare, è per salutare quando mi salutano… disgraziatamente da qui non passa mai nessuno!”
P.P.: “Ah sì?” (Il Piccolo Principe non capiva)
Vanitoso: “Batti le mani una contro l’altra!”
P.P.: “E’ più divertente della visita al Re !!”
(Il P.P. ricominciò ad applaudire e il Vanitoso ricominciò a salutare; dopo 5 minuti il P.P. si stancò di quel gioco).
P.P.: “E per fare cadere il cappello cosa bisogna fare?”
(I Vanitoso non lo sentì perché i vanitosi sentono solo le lodi.)
Vanitoso: “Tu mi ammiri?”
P.P.: “Che cosa vuol dire “ammirare”?”
Vanitoso: “Ammirare significa riconoscere che sono l’uomo più bello, meglio vestito, più ricco e intelligente del pianeta.”
P.P.: “Ma sei solo sul tuo pianeta!”
Vanitoso: “Fammi questo favore. Ammirami lo stesso!”
P.P.: “Ti ammiro.” (Il P.P. alzò le spalle).
P.P.:” Ma che cosa te ne viene?” (Il P.P. se ne andò via).
P.P.:” Gli adulti sono proprio strani!!!”
INCONTRO CON IL BEVITORE
NARRATORE: il terzo pianeta era abitato da un bevitore.
P.P.: “Cosa fai qui?”
Bevitore: “Bevo”.
P.P.: “Perché bevi?”
Bevitore: “Per dimenticare”
P.P.: “Per dimenticare cosa?”
Bevitore: “Per dimenticare che mi vergogno!”
P.P.: “Di che ti vergogni?”
Bevitore: “Mi vergogno di bere!”
Narratore (Il P.P.se ne andò.)
P.P.: “ Gli adulti sono davvero fuori dalla norma.”
Estratto sceneggiatura gruppo 2
INCONTRO CON L’UOMO D’AFFARI
PICCOLO PRINCIPE: “Buongiorno. Ha la sigaretta spenta! ”
UOMO D’AFFARI: “Buongiorno. Quindici più sette ventidue. Non ho tempo di riaccendermela! Ventisei più cinque trentuno. UFF!! Cinquecento milioni…”
PICCOLO PRINCIPE: “Cinquecento milioni di cosa?”
UOMO D’AFFARI: “Eh? Sei ancora qui?! Cinquecento milioni di…non so più…ho talmente tanto lavoro! Io sono una persona seria, non perdo il mio tempo per delle stupidaggini!”
PICCOLO PRINCIPE: “Cinquecento milioni di cosa?”
UOMO D’AFFARI: “Abito su questo pianeta da tanto tempo e sono stato disturbato solo tre volte. La prima volta da un maggiolino caduto da dio sa dove. Faceva un rumore spaventoso e non mi è venuta per quattro volte un’addizione. La seconda volta da un attacco di reumatismi. Non ho tempo di andare a spasso. La terza volta…eccola qui! Quindi dicevamo cinquecentouno milioni…”
PICCOLO PRINCIPE: “Milioni di cosa?”
UOMO D’AFFARI: “Milioni di quelle cosine che stanno nel cielo.”
PICCOLO PRINCIPE: “Le mosche?”
UOMO D’AFFARI: “Ma no, quelle cosine che brillano nel cielo!”
PICCOLO PRINCIPE: “Le api?”
UOMO D’AFFARI: “Ma no, quelle cosine dorate che fanno fantasticare i perdigiorno. Ma no, io non ho tempo di fantasticare!”
PICCOLO PRINCIPE: “Ah, le stelle?”
UOMO D’AFFARI: “Esattamente. Proprio le stelle.”
PICCOLO PRINCIPE: “E che te ne fai di cinquecento milioni di stelle?”
UOMO D’AFFARI: “Niente. Sono mie.”
PICCOLO PRINCIPE: “Le stelle sono tue?”
UOMO D’AFFARI: “Certo!”
Estratto sceneggiatura gruppo 3
INCONTRO CON IL LAMPIONAIO
Piccolo Principe: “Forse quest’ uomo è veramente assurdo, però è meno assurdo del re, del vanitoso, dell’uomo d’affari e dell’ubriacone. Almeno il suo lavoro ha un senso ed è veramente utile.”
Piccolo Principe: “Buon giorno. Perché spegni il tuo lampione?”
Lampionaio: “E‛ la consegna”.
Piccolo Principe: “Cos’è la consegna?”
Lampionaio: “E‛ di spegnere il mio lampione. Buona sera. Faccio un mestiere terribile. Una volta era ragionevole. Spegnevo al mattino e accendevo alla sera.”
Piccolo Principe: “E dopo di allora è cambiata la consegna?”
Lampionaio: “La consegna non è cambiata. Il pianeta di anno in anno ha girato sempre più in fretta e la consegna non è stata cambiata”
Piccolo Principe: “Ebbene”
Lampionaio: “ Ebbene, ora che fa un giro al minuto, non ho più un secondo di riposo”.
Piccolo Principe: “È divertente!! I giorni da te durano un minuto!”
Lampionaio: “NOO…è terribile!”
Estratto sceneggiatura gruppo 4
INCONTRO CON IL GEOGRAFO
NARRATORE: il sesto pianeta era dieci volte più grande. Era abitato da un anziano signore che scriveva certi enormi libri.
GEOGRAFO : “Ecco un esploratore! Da dove vieni?”
PICCOLO PRINCIPE: “Cos’è quel librone? Che cosa fai qui?”
GEOGRAFO: “Sono un geografo”.
PICCOLO PRINCIPE: “Che cos’è un geografo?”.
GEOGRAFO: “E’ uno scienziato che sa dove si trovano i mari, i fiori, le città, le montagne e i deserti.”
PICCOLO PRINCIPE: “Questo si che è interessante. Finalmente un vero mestiere!”(diede un’occhiata intorno a sé al pianeta del geografo.)
“E’ proprio bello il suo pianeta. Ci sono oceani?”
GEOGRAFO: “ Non posso saperlo”
PICCOLO PRINCIPE: “ Ah!” (il piccolo principe era deluso.)”E montagne ?”
GEOGRAFO: “ Non posso saperlo.”
PICCOLO PRINCIPE: “ E città e fiumi e deserti ?”
GEOGRAFO: “Non posso sapere neanche questo .”
PICCOLO PRINCIPE: “Ma lei è un geografo!”.
GEOGRAFO: “Certo, ma non sono un esploratore. Mi mancano gli esploratori. Il geografo non esce mai dal suo studio. Ma li ricevo, li ascolto e trascrivo i loro ricordi.” (il geografo trasale)
“Ma tu vieni da lontano! Sei un esploratore! Devi assolutamente descrivermi il tuo pianeta!” (apre il suo registro e tempera la matita )
GEOGRAFO: “ Allora ?”
PICCOLO PRINCIPE: “Oh! Il posto dove sto io non è molto interessante. È piccolissimo. Ho tre vulcani. Due attivi e uno spento. Ma non si sa mai.”
GEOGRAFO: “Non si sa mai”
PICCOLO PRINCIPE: “Ho anche una rosa.”
GEOGRAFO: “ Noi non registriamo i fiori”
PICCOLO PRINCIPE: “Perché mai? Sono la cosa più bella!”
GEOGRAFO: “Perché i fiori sono effimeri.”
INCONTRO CON IL FIORE
NARRATORE: il piccolo principe attraversò il deserto e incontrò soltanto un fiore.
PICCOLO PRINCIPE: “ Buongiorno”
FIORE: “ Buongiorno“
PICCOLO PRINCIPE: “Dove sono gli uomini?”
FIORE: “ Gli uomini? Credo ce ne siano sei o sette. Li ho intravisti anni fa, ma non si sa mai dove trovarli. Vanno in balia del vento. Non hanno radici e questo, per loro, è un bel problema. ”
PICCOLO PRINCIPE: “Addio”.
FIORE: “Addio “.
Estratto sceneggiatura gruppo 5
INCONTRO CON IL SERPENTE
P.P.: “Buonanotte”
S.: “Buonanotte”
P.P.: “Su quale pianeta sono finito?”
S.: “Sulla terra, in Africa”
P.P.: “Ah! …ma quindi sulla terra non c’è nessuno?”
S.: “Qui siamo nel deserto. Nei deserti non c’è nessuno. La terra è grande.”
(Il Piccolo Principe si sedette su una pietra e alzò gli occhi verso il cielo.)
P.P.: “Se le stelle sono illuminate perché ognuno prima o poi possa ritrovare la propria. Guarda il mio pianeta. È proprio qui sopra di noi… Ma com’è lontano!”
S.: “È bello! Che cosa ci sei venuto a fare qui?”
P.P.: “Ho qualche difficoltà con un fiore”
S.: “Ah!”
(Si zittirono)
P.P.: “Dove sono gli uomini? Si è un po’ soli nel deserto…”
S.: “Si è soli anche fra gli uomini.”
(Il P.P. sorrise)
P.P.: “Non si direbbe… non hai nemmeno le zampe… non puoi neanche viaggiare…”
S.: “E invece posso portarti più lontano di una nave”
(Il serpente si arrotolò intorno alla caviglia del P.P.)
S.: “Chiunque io tocchi ritorna alla terra da cui è venuto. Ma tu sei puro e brilli come una stella…”
(Il P.P. non rispose)
S.: “Mi fai pena, tu, così fragile su questa terra di granito. Se un giorno il tuo pianeta ti mancherà troppo, io ti aiutare. Posso…”
P.P.: “Ah! Ho capito benissimo. Ma perché parli sempre per enigmi?”
S.: “Io li risolvo tutti”
(Si zittirono)
Estratto sceneggiatura gruppo 6
INCONTRO CON LA VOLPE
VOLPE: “Non posso giocare con te, non sono addomesticata”.
PICCOLO PRICIPE: “Ah! Scusa”.
PICCOLO PRINCIPE: “(Ma dopo un momento di riflessione soggiunse) Cosa vuol dire “addomesticare”?”
VOLPE: “Non sei di queste parti, tu, che cosa cerchi?”
PICCOLO PRINCIPE: “Cerco gli uomini. Cosa vuol dire “addomesticare”?”
VOLPE: “Gli uomini hanno dei fucili e cacciano. È molto noioso! Allevano anche le galline. È il loro interesse. Tu cerchi le galline?”.
PICCOLO PRINCIPE. “No, cerco degli amici. Che cosa vuol dire “addomesticare”?”.
VOLPE: “E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei legami” …”.
PICCOLO PRINCIPE: “Creare dei legami?”.
VOLPE: “Certo, tu fino a ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E io non ho bisogno di te. E tu neppure hai bisogno di me. Io non sono che per te una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremmo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo”.
PICCOLO PRINCIPE: “Comincio a capire. C’è un fiore…credo mi abbia addomesticato”.
Estratto sceneggiatura gruppo 7
INCONTRO CON LO SCAMBISTA
P.P.: “Buon giorno”
Controllore: “Buon giorno”
P.P.: “Che cosa fai qui?”
Controllore: “Smisto i viaggiatori a mazzi di mille. Spedisco i treni che li trasportano, a volte a destra, a volte a sinistra.”
P.P.: “Hanno tutti fretta… Che cosa cercano?”
Controllore: “Lo stesso macchinista lo ignora.”
P.P.: “Inseguono i primi viaggiatori?”.
Controllore: “Non inseguono nulla.”
“I passeggeri dormono là dentro, o sbadigliano, tutt’al più. Solo i bambini sanno quello che cercano, perdono tempo per una bambola di pezza.”
INCONTRO CON IL MERCANTE
P.P.: “Buon giorno.”
Mercante: “Buon giorno.”
P.P.: “Perché vendi questa roba?”
Mercante: “ Sono pillole, pillole contro la sete.(…..) È una grossa economia di tempo, gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano 53 minuti alla settimana.”
P.P.: “E cosa se ne fa di questi 53 minuti?”
Mercante: “Se ne fa quel che si vuole.”
P.P. : “Io, se avessi cinquantatré minuti di tempo, camminerei adagio adagio verso una fontana….”
Estratto sceneggiatura gruppo 8
Qui di seguito vengono riportati i link per vedere i filmati, i loro backstage ed il finale del progetto, che si conclude con la recitazione in lingua originale, in francese, delle frasi topiche di ciascun episodio. Buona visione!
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