Nuotare per crescere
martedì, 09 aprile 2019
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Buona riuscita della manifestazione Nuotalascuola; gli alunni “restano a galla” fieramente.
Il 27 marzo, a Mondovì, una selezione di alunni dell’IC Luigi Einaudi (Andrea Georgiev, Arianna Cavarero, Alice Magliano, Erica Sappa, Giulia Carretto, Benedetta Bevione, Michela Manfredi, Alessia Altavilla, Nicole Cadenas, Erica Borgna, Letizia Devalle, Chiara Arnulfo, Anastasia Broccardi, Miriam Mozzone, Sara Aimasso, per le classi prime; Augusto Fogliotti, Luca Devalle, Matilda Palladino, Fulvio Bergamo, Giovanni Secco, Romano Arnulfo, Carlo Zabaldano, Noemi Rovella, Agnese Cerutti, Clelia Marenco, Viola Guardari, Elisabetta Ferrero, Angela Ajraldi, Martina Marovelli, Matteo Porro, Pietro Ferrero, Ilaria Gerardi, Alberto Broccardi, per le classi seconde e terze) ha partecipato alla manifestazione sportiva promozionale di nuoto in ambito scolastico Nuotalascuola. L’obiettivo è stato quello di propagandare il nuoto fra i ragazzi in età scolastica in cui uno sport così completo è d’aiuto per la crescita, così delicata in questo periodo.
All’arrivo, alle ore 9,00, i ragazzi delle classi prime si sono cambiati e, dirigendosi verso le vasche, dopo pochi minuti hanno iniziato a gareggiare. Le classi seconde e terze hanno aspettato la fine di due turni. Alle ore 10,30 è iniziata anche la loro competizione. I ragazzi in venti minuti sono riusciti a totalizzare quarantacinque vasche (25 m), per le classi prime, e quarantanove per le classi seconde e terze, classificandosi settimi.
In verità, essendo una manifestazione non a scopo competitivo, non sono stati proclamati né vincitori, né vinti: lo spirito era puramente sportivo.
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L’alunna Clelia Marenco è una ragazza frequentante la classe II B: è stata selezionata per alcune domande, poiché presente e partecipante alla manifestazione.
Da quali manifestazioni è stata caratterizzata questa giornata dedicata interamente allo sport?
Clelia Marenco – Allora, inizio col dire che questa giornata è stata caratterizzata da tanta felicità, agitazione e anche un pizzico di ansia. Nonostante ciò, siamo stati un bel gruppo che si è supportato a vicenda durante tutta la durata della permanenza in piscina.
Bene. Ci puoi spiegare ora come si è svolta la manifestazione?
CM – Alle 7,45 ci siamo trovati davanti all’entrata delle scuole medie del nostro istituto doglianese con i professori. Verso le 8,00 siamo partiti e per le 8,45 eravamo davanti alla piscina di Mondovì. Appena entrati, i ragazzi più piccoli si sono indirizzati verso gli spogliatoi, mentre le classi seconde e terze verso gli spalti. Dopodiché abbiamo assistito tutti alla gara di nuoto delle classi prime e, al termine di essa, abbiamo iniziato a cambiarci negli spogliatoi. Subito dopo, siamo entrati nella zona adibita alla manifestazione, mentre i più piccoli si sistemavano sugli spalti. È iniziata, così, la staffetta che durava in tutto venti minuti. Ognuno di noi ha fatto tre vasche, partendo sempre dai lati opposti. Al termine delle gare, siamo usciti dall’acqua insieme agli altri e siamo andati negli spogliatoi. Finito il tutto, siamo risaliti sul pullman e per le 12,00 siamo tutti e quanti entrati in classe così da continuare la nostra giornata scolastica.
Secondo te, qual è lo scopo dello svolgimento di questi eventi sportivi?
CM – Io penso che il fine di queste manifestazioni sportive sia il passare delle giornate insieme, tutti quanti uniti, all’insegna dell’attività sportiva, della salute e della collaborazione, non solo tra coetanei.
A tuo parere dovrebbero essere coinvolti tutti gli studenti oppure solo alcuni selezionati dall’insegnante?
CM – A parer mio, tutti dovrebbero avere la possibilità di provare queste esperienze. Sta, poi, all’individuo stesso capire se è nelle condizioni adatte e se è un interesse suo parteciparvi. Bene o male, è poi compito dell’insegnante selezionare un gruppo di ragazzi, tra quelli che si sono candidati, che hanno le qualità, secondo lei, più adatte per svolgere determinate attività. Credo quindi che tutti devono avere la possibilità, ma che, come nella vita, non sempre verranno selezionati.
Secondo te, la scuola incentiva a sufficienza questo tipo di attività? Dovrebbe farlo di più? Se sì, in che modo?
CM – Secondo me, la scuola incentiva al punto giusto i ragazzi, che, sempre a parer mio, sono molto presi da queste attività. Se, in qualche modo, la scuola riuscisse a incentivare un pizzico di più le manifestazioni sportive, sarebbe il modo perfetto per incoraggiare sempre più alunni, anche in attività di tipo diverso.
Articolo e intervista a cura di:
V. Guardari, D. Jovanovic, J. Ghobrial, M. Bertolino, E. Ferrero, A. Lahniti, N. Asunis, S. Paunova, Y. El Younesi (II B).